prende il sopravvento,
ti senti come spegnere dentro,
non usciresti più di casa,
te ne staresti rintanato,
non ti alzeresti dal letto;
nessun bisogno di mangiare,
nessuna voglia di parlare,
ti senti inerte, come trasparente,
chiuso in te stesso,
molleresti tutto, per mai più ritornare.
da un caro, da un amico,
da una persona amata,
da una fidata,
è sempre più duro reagire,
ma chiunque sia stato,
non te la prendere
con il tuo prossimo,
e nemmeno con te stesso,
solo soffrendo
apprezzerai il valore di una vita
e quello che ha da offrire.
Il dolore è
come una lezione
dalla quale imparare,
imparare ad accettare,
non bisogna mai scappare,
non si può ignorare
o continuerà a farti del male.
Bisogna imparare a reagire:
il dolore ti fortifica,
ti tempra, ti corrobora
ti crea una corazza
che ti rende invulnerabile,
ma stai attento
a non farla troppo spessa,
o non entrerà più nemmeno
un raggio di sole,
uno sprazzo di colore.
Il dolore è utile per cambiare, per maturare,
ti porta a riflettere
a diventare più empatico,
più sensibile, più comprensivo
e se ti ha fatto diventare antipatico,
spregevole, malvagio, in fondo anche cattivo,
l’hai usato proprio male e,
ci puoi scommettere,
ti si ritorcerà contro!
Il dolore è una sorta di espiazione
per i propri errori passati,
è come un cammino di iniziazione,
per aspirare a una grande guarigione interiore.
Il dolore non ha colore,
né odore né sapore,
non fa distinzione:
bello o brutto,
povero o ricco.
Il dolore fisico è un conto,
ma quello psicologico
ti fa male anche quando
non hai niente da medicare,
è altrettanto reale
e forse peggiore,
perché se non trovi la causa
continuerà a farti soffrire,
puoi solo imbottirti di sedativi,
stordirti di alcolici per non pensare.
Il dolore è parte integrante della nostra vita,
è un maestro severo che non accetta scuse,
è saggio e imparziale,
ti cambia drasticamente,
in un modo o nell’altro.
Bisogna sviluppare l’autocoscienza,
quando fare del male è di tendenza,
quando…