In sogno mi appari
come una sagoma sfumata,
non ricordo i particolari,
la vista era annebbiata,
ma ricordo distintamente
il tepore delle tue labbra
e il sentimento autentico che ci legava.
Mi sembrava di riconoscerti,
di conoscerci da una passata esistenza,
come l’ombra di un antica reminiscenza.
Più ti mettevo a fuoco e più speravo
che non fossi solo un miraggio,
che non fossi solo di passaggio
nella mia labile memoria.
Eravamo distesi, protesi l’un l’altro,
non riuscivo a riconoscere i tuoi lineamenti,
ma ricordo quel tuo mellifluo odore
che mi impregnava le narici,
come un sentore di glicine e tamerici.
Cercavo di prenderti per mano,
di tenerti stretta al mio fianco,
di cingerti per non lasciarti più andare,
fino allo scadere del nostro tempo,
con la vana speranza, al mio risveglio,
di vederti accanto nel mio giaciglio.
Ma in un istante tutto scompare,
resto solo, in uno stato di torpore,
in una condizione di malinconico umore.
Rimane solo un diffuso calore,
una sensazione di…
Perduto Amore