Certe volte avrei voglia di fare
come su “Un giorno di ordinaria follia”.
Quando sono intasato nel traffico,
immerso nel caos totale,
e quelli dietro cominciano a suonare,
uscire dalla macchina,
prendere cartucce a manciate
e aprirmi la strada a fucilate.
Oppure come su “Essi vivono”,
quando ti spintonano, in mezzo alla ressa,
dentro a un centro commerciale
per accaparrarsi l’ultima offerta,
andare fuori di testa e fare una strage.
O come su “Non è un paese per vecchi”,
quando c’è un cliente che ti offende
e che ti manca di rispetto,
lanciare una monetina
e vedere se è arrivato il suo momento.
Decidere se è morte o vita.
O addirittura come su “Ken il guerriero”,
semplicemente toccare
un punto di pressione
e fare una carneficina.
Cervelli che esplodono,
prepotenti che muoiono.
Sarebbe la loro giusta fine.
Ovviamente scherzo.
Ma se lo meriterebbero,
sarebbe un finale epico.
Un giorno memorabile,
difficile da dimenticare.
Il giorno in cui ognuno ha avuto
quello che si meritava,
come sulla bilancia
della dea bendata.
Un giorno memorabile
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