Dalle cime

Dalle cime scorgi
tramonti eclatanti,
panorami estasianti.
Distese di terre sconosciute,
a perdita d’occhio.
Lande sperdute,
a più non posso.
Quei picchi inaccessibili
sono i luoghi
dove dimorano gli dei.
Dove si rifugiano
gli intrepidi,
gli spiriti liberi.
Da lassù tutti i problemi
sembrano microscopici.
Tutti i traguardi
sono a portata di sguardi.
Dalle cime scorgi
nuove prospettive.
Nuovi modi di essere
e di intendere.
Apprendi nuove angolature,
che ti permettono
di spalancare la mente,
e vedere ancora altre vette.
Sempre più remote.
Inerpicandosi,
continuamente,
spingendosi così
sempre oltre.
Fin dove l’aria
è più rarefatta.
Finché non manca il fiato.
Finché non gira la testa.
Finché non cedono le gambe,
Finché non svieni esanime.