Vivere ancorato al passato,
l’ho già sperimentato,
significa diventare assuefatto
a ciò che è stato.
Quel momento magico,
ancora lucido in mente,
ma che, probabilmente,
non sarà mai più uguale.
Si diventa nostalgico,
ti fa vivere inghiottito
nel tuo piccolo mondo antico.
Ti senti come assopito,
ti senti piacevolmente intorpidito.
Ti fa sentire al sicuro,
rinchiuso nel tuo guscio.
Anestetizzato, immacolato,
come in posizione fetale.
Avvolto da una cortina fumogena.
Ma poi quando diventa inevitabile,
ti scontri con la triste realtà
e ne rimani scottato,
ne rimani traumatizzato.
Il passato è passato,
anche se è di conforto,
quello che è stato è stato.
Non deve diventare
l’unica ragione di vita.
Siamo tutti concordi,
non si può vivere solo di ricordi.