Il lato oscuro
che c’è in ognuno di noi,
che ci fa tremare e spaventare,
cela i nostri istinti più reconditi.
Il nostro lato primitivo
che viene fuori all’improvviso,
non è per forza negativo,
ma è ciò che di inespresso
è serrato in noi stessi.
Il riflesso allo specchio
di ciò che teniamo nascosto,
è il nostro diretto opposto.
È il nostro gemello diverso
che risiede nel profondo
del nostro inconscio.
È l’archetipo Junghiano dell’ombra.
È il nostro lato oscuro
che ognuno ignora,
fa finta che non esista,
ma con il quale, prima o poi,
dovrà farci i conti,
dovrà venirci a ferri corti.
È meglio farci amicizia prima
che accada, conoscerlo a fondo,
non cercare di reprimerlo,
sempre e a ogni costo.
Bisogna accettarlo e abbracciarlo,
altrimenti sarà fuori controllo.
Altrimenti, quando meno te lo aspetti
verrà fuori e prenderà il sopravvento.
Come per il povero Dr. Jekyl,
il mostro che abbiamo dentro
uscirà dalla sua prigione,
ci sottometterà e ci divorerà
in un sol boccone.