Il risveglio avverrà all’improvviso,
quando meno se lo aspettano.
Proprio quando penseranno di aver vinto,
con un ultimo sprazzo di umanità.
Avverrà, a dispetto di tutto, all’unanimità.
Ognuno incrocerà le braccia e disobbedirà,
finché lo status quo non cambierà.
Altrimenti la nostra razza scomparirà.
L’unpercento ci tiene al guinzaglio
come dilettanti allo sbaraglio.
Come scimmie ammaestrate, allettandoci
con brand e marche griffate.
Ci illudono con perline e brillocchi,
come con gli indigeni, prendendoci per allocchi.
Come fecero i conquistadores nel nuovo mondo,
portando soltanto disordine.
Ci siamo adagiati sulle comodità,
dando la cosa più importante, la nostra libertà,
in cambio di questa marea di futilità.
Ci illudono facendoci aspirare
a tenori di vita insostenibili e irraggiungibili.
Creando falsi miti da emulare,
rendendo le celebrità irresistibili.
Rendendo il materialismo un culto.
Ma rispetto a tutta la povertà
che dilaga è proprio un insulto.
Come puoi accettare tutta questa disparità,
senza dargli la minima importanza.
Come puoi ignorare che la stragrande maggioranza
venga sfruttata e muoia di fame,
e che tu nuoti intanto nel ciarpame.
Ci illudono con specchietti per allodole,
raccontandoci un sacco di frottole.
Ci bombardano con notizie contrastanti,
cercando di controllarci, confondendoci
e tenendoci all’oscuro sui problemi reali.
Rincretinendoci con programmi TV nonsense.
Vogliono precluderci la conoscenza,
facendo dilagare la schiavitù
per mezzo dell’ignoranza,
spacciandola per forza.
Con la loro propaganda ci convincono
che c’è sempre un nuovo nemico da combattere,
che l’alternativa a questo sistema capitalistico
non deve esistere, ed è sempre il male assoluto.
Che bisogna essere patrioti dalla parte del giusto,
anche quando il tuo governo fa scoppiare l’inferno in terra.
Travisando il significato di pace con quello di guerra.
Ci aizzano sistematicamente gli uni contro gli altri,
anche per delle banali stupidaggini.
Alimentando competizione e arrivismo.
Facendoci stare in lizza per essere i capolista.
Per poterci di fatto tenere a bada,
così che tra poveri ci si sbrana per un tozzo di pane.
Di fatto controllando le nostre azioni,
incatenandoci e obnubilando le nostre menti.
Rendendoci isolati e indifesi.
Ma noi siamo un’unica razza.
Non esistono continenti né nazioni,
non esistono confini né territori,
e le barriere sono solo mentali e immaginarie.
L’umanità solo se unita risveglierà
collettivamente le proprie coscienze.
E quando alla fine di tutto ce la farà,
sperando che non sia già troppo tardi,
forse, con un colpo di coda sopravviverà.