Emergenza umanitaria globale

Siamo nel bel mezzo di una emergenza umanitaria globale, senza precedenti. Alla fine non ci saranno vincenti perché saremo tutti perdenti. Il non mi riguarda non può più bastare, ci coinvolgerà e lo farà a breve, tutti quanti. Esodi da carestie, guerre, catastrofi varie e cambiamenti climatici sono pericoli reali. Sono una questione vitale che non può essere rinviata ulteriormente. Ma non si può accogliere a oltranza tutta la marea di profughi derivanti, eppoi però lasciarli a marcire per strada. Questa è accoglienza scriteriata. Quei candidi politicanti sono tutti dei benpensanti. Fanno la figura da bravi samaritani, eppoi se ne lavano le mani. Non che abbia ragione chi è contro l’immigrazione. Tutt’altro, non capiscono che è un fenomeno inarrestabile e in crescita. Il blocco navale è inattuabile, è solo propaganda elettorale. Per aiutarli veramente bisognerebbe creare delle strutture apposite. Fare alloggi e dormitori, aiutarli a trovare dei lavori. Metterli nelle condizioni migliori, così da renderli autonomi. Ma se i fondi non ci sono neanche per noi, figuriamoci per chi viene da fuori. La povertà sta crescendo continuamente. Mettiamo in chiaro, anche io sono per l’accoglienza, perché tutti possono avere bisogno all’occorrenza, ma poi te ne devi prendere cura, e non lasciarli andare in malora. Non se ne può di tutti occupare la Caritas. O addirittura dire ai cittadini di ospitarli in casa propria. Di farsene carico loro per primi, facendo leva sull’altruismo e sul finto buonismo. Figurarsi, già così da soli non sbarchiamo più il lunario. Stiamo andando tutti con le gambe all’aria. Che se ne occupi allora il Vaticano con i suoi milioni e i numerosi immobili, invece di pregare in vano.

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