Ecco d’un tratto s’ode un fragore in lontananza,
è la precipitazione che adagio s’avanza.
Dapprima accenna uno scroscio come una sfuriata,
versa una lacrima per ogni occasione evaporata.
Il pianto poi d’un tratto si fa copioso,
desiderio celato nel profondo e sempre più impetuoso.
Fugaci attimi d’idillio di tanto squarcian la volta,
come bagliori lumeggian l’amara giravolta.
È lo straziante gemito del firmamento,
al suolo strappato da un anatema d’isolamento.
La cinerea malinconia pacatamente si dirada,
ciò che resta ora è solo una mesta rugiada;
l’ancestrale reminiscenza di un…
Ardente Fortunale