Abbiamo la fortuna di vivere in un periodo in cui potremmo essere testimoni di un cambiamento radicale, di una svolta epocale. Se solo volessimo, se solo riuscissimo a lasciarci alle spalle tutti i motivi di divisione, i pregiudizi, i condizionamenti che ci rendono dipendenti, potremmo vivere rispettando “l’altro” che erroneamente consideriamo inferiore. Siamo tutti una grande famiglia, la Famiglia Terrestre e la nostra casa è soltanto una, quel piccolo puntino celeste.
Non esiste un pianeta di scorta, la terra è la nostra unica casa, dobbiamo averne cura, altrimenti verremo sfrattati senza nessuna premura!
Se penseremo come un unica nazione, se agiremo con un unico cuore, assisteremo a una straordinaria mutazione, agiremo come un organismo per debellare l’infezione, per esorcizzare il fanatismo, l’avidità e l’egoismo, per ribellarci dall’imposizione che ci tiene in catene, come ipnotizzati dal canto delle sirene. Il futuro ci appartiene, bisogna smettere di combattere la nostra creatrice, tornare alle nostre radici, vivere uniti, liberi e felici!
Siamo un grande movimento, non potete fermare la nostra voglia di cambiamento, siamo la coscienza che sta crescendo a dismisura, siamo il meccanismo di difesa di madre natura. Ma bisogna cambiare drasticamente le nostre abitudini, i nostri stili di vita, ci servono nuovi modelli di riferimento, di sostenibilità, di resilienza, di economia circolare, di decrescita lenta. Bisogna rallentare, riciclare, riusare e ridurre il nostro impatto ambientale!
Dobbiamo abbandonare le fonti fossili a cui per troppo tempo siamo stati ancorati. Un monopolio da cui, dopo oltre un secolo, ancora non ci siamo liberati. Dobbiamo smettere di prosciugare le nostre risorse e spostarci verso nuove fonti energetiche: abbiamo solo l’imbarazzo della scelta, che venga dal sole, dal vento, dal mare o da qualsiasi altra fonte che madre natura ci ha saputo donare, l’unico limite è la fantasia.
Dobbiamo smettere di torturare le altre specie e riconoscere che ogni vita è preziosa e che ha lo stesso valore!
Il clima sta impazzendo, gli ecosistemi sono al collasso, rischiamo il perenne sconquasso, dobbiamo correre ai ripari o saranno cavoli amari.
Riusciremo a compiere il passo per salvare quello che resta della nostra umanità? Per salvare questo povero mondo dalle incombenti calamità?
Non possiamo pensare di rimediare agli sbagli fatti, stando a braccia conserte, non basta smettere di arrecare danno, bisogna mettersi in testa che dobbiamo impegnarci e prodigarci attivamente. Le soluzioni ci sono, è la volontà politica che manca, sempre per colpa della solita ingorda minoranza: l’elite finanziaria, chi tira le fila della baracca, ed è persuasa del sopraffino olezzo della propria cacca.
Petrolieri, banchieri, industriali, magnati; tipicamente bacati, certamente scriteriati.
Ci rimane ancora poco tempo a disposizione per cambiare l’attuale situazione, non ce più tempo per la disperazione, ci vuole risolutezza e pronta azione!
Il punto di non ritorno si sta avvicinando, non si può più rimandare, dobbiamo svegliarci e incominciare a ragionare, fidarci ognuno dell’altro e, come specie, maturare; è un sogno ma spero che, meglio prima che poi, si possa avverare…
Dovremmo fermarci e prenderci un attimo per provare a posticipare il triste epilogo a cui tutti andiamo inesorabilmente incontro. Fermarci e riflettere su quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo alla nostra unica casa. Dobbiamo smettere di menar il can per l’aria, smettere di tergiversare, di divagare, di prendere tempo e rimandare il cambiamento che ormai è inevitabile. Dobbiamo rimboccarci le maniche, non cedere più ai loro sporchi ricatti, di chi ci considera solo dei ratti infetti. Dobbiamo svegliarci, emanciparci e passare…
Dalle parole ai fatti