Ogni tanto è bene
staccare la spina
dalla baraonda che ci circonda,
da ciò che ci opprime,
da quello che ci deprime.
Dedicarsi alla solitudine,
coltivare la beatitudine.
Prendersi una pausa di riflessione
da ciò che ci causa oppressione,
dalla vita frenetica,
dalla metropoli nevrotica,
dalla routine monotona.
Da tutto ciò che ci rende insofferenti,
che ci rende impazienti.
Prendere le distanze
e stendersi su di un prato verde.
Niente TV, niente centro commerciale,
piuttosto, passeggiare in un bosco,
lasciarsi inebriare dal frastuono del mare,
ammirare un paesaggio bucolico.
Ricaricare le batterie,
fare qualcosa d’insolito,
lasciare indietro le traversie.
Dedicarsi a se stessi,
abbandonare le proprie odissee.
Coltivare i propri interessi,
raccogliere le idee.
Cercare la pace interiore
e ritrovare l’ispirazione.
Cessare la peregrinazione
e fare il punto della situazione.