Non vergognarti mai di essere diversamente bello. Non sforzarti mai di apparire come quello che non sei. Non sentirti scontento, se non ti piace l’aspetto che allo specchio vedi riflesso. Non sentirti depresso, se nessuno ti fa un apprezzamento. Perché l’importante è essere belli dentro, essere gentili, essere di buon cuore, essere umili, essere belle persone. L’importante è come fai sentire gli altri, l’empatia che dimostri, le vibrazioni che emani. Non dare peso alle dicerie, alle malelingue, la gente che maligna è meglio se si estingue. Chi non va oltre l’aspetto esteriore, pensando per questo di essere migliore, è solo una persona vuota e superficiale, che, tolta la bellezza, niente vale. Non rinunciare alla tua unicità, omologandoti a qualche modello preconfezionato, quel senso di appagamento è solo un surrogato. La perfezione è solo un illusione. I canoni che la società ti impone sono fatti appositamente per farti sentire impotente, per far si che non ti accontenti e per renderti insoddisfatto perennemente, cosi da continuare a spendere inutilmente. Quei metri di paragone ideali sono irraggiungibili per noi comuni mortali. E poi, diciamocelo, come sarebbe monotono il mondo se fossimo tutti uguali?