Ogni genocidio è uguale.
Non esistono classifiche.
Non esiste un podio.
Si parla sempre di odio.
Di sterminio indiscriminato,
di abominio, di delitto efferato.
E allora perché qualcuno
non viene altrettanto considerato?
Perché non viene condannato?
Quello dei nativi americani,
quello degli armeni,
o quello dei palestinesi,
per fare degli esempi eclatanti.
Perché non sono ritenuti parimenti
dei terribili e tragici eventi?
Perché solo quello degli ebrei
è chiamato olocausto?
Non solo a loro è toccato
un destino infausto.
Ogni genocidio della storia
merita di essere equiparato,
di essere bollato e ricordato.
Considerandolo, sempre
e comunque, a priori sbagliato.