Notte tempo, la brezza
accarezza la prateria,
come flutti che danzan sinuosi
nel mar smeraldo;
mormora alle fronde,
solletica le folte chiome.
Il vetusto ascolta sull’uscio
il frusciò delle foglie,
ripensa al tempo che
in un battito d’ali è volato via.
D’improvviso uno scroscio
lava via la malinconia,
una folata spazza via le nuvole,
lo sciame di pensieri che
sul capo s’era addensato.
La notte al crepuscolo ha sfumato,
un albore s’erge in lontananza,
una speranza appare all’orizzonte,
si manifesta l’aurora:
uno splendore dorato aleggia nel creato,
la volta si tinge d’aranciato,
annunciando l’imminente mattino;
il sole sorridendo
dall’orizzonte fa capolino.
Illuminandosi il volto
s’asciuga dalle lacrime,
l’erba dalla rugiada,
torna a splendere la felicità
nella tacita e solitaria contrada.
accarezza la prateria,
come flutti che danzan sinuosi
nel mar smeraldo;
mormora alle fronde,
solletica le folte chiome.
Il vetusto ascolta sull’uscio
il frusciò delle foglie,
ripensa al tempo che
in un battito d’ali è volato via.
D’improvviso uno scroscio
lava via la malinconia,
una folata spazza via le nuvole,
lo sciame di pensieri che
sul capo s’era addensato.
La notte al crepuscolo ha sfumato,
un albore s’erge in lontananza,
una speranza appare all’orizzonte,
si manifesta l’aurora:
uno splendore dorato aleggia nel creato,
la volta si tinge d’aranciato,
annunciando l’imminente mattino;
il sole sorridendo
dall’orizzonte fa capolino.
Illuminandosi il volto
s’asciuga dalle lacrime,
l’erba dalla rugiada,
torna a splendere la felicità
nella tacita e solitaria contrada.