Ascoltiamo in silenzio
la profezia del saggio veggente,
speriamo che il sacrifico
questa volta sia di buon auspicio;
la battaglia sarà imminente.
Salutiamo i nostri cari,
porgiamo tributo ai nostri avi,
ci dipingiamo il volto,
ci bardiamo il corpo,
sguainiamo le spade,
le battiamo sui nostri scudi,
rimbombano i tamburi;
il furore ci pervade.
Canti e grida si alzano al cielo,
il nostro animo è fiero,
onore e gloria ci attendono,
Odino e tutti gli Aesir ci vegliano,
ci accolgono a braccia aperte
nella sala del Valhalla;
siamo pronti alla battaglia.
È giunto il momento fatidico,
ci gettiamo a capofitto nella mischia,
correndo incontro al nemico;
tra le fronde il vento fischia.
Combattiamo ferocemente
fino al tramontar del sole,
duelliamo tenacemente
fino a che non abbiamo
squarciato tutte le gole.
I nostri nemici sono malridotti,
il sangue spruzza a fiotti,
il nostro viso ne è intriso,
il fetore dei cadaveri pervade l’aria,
la nostra crudeltà è leggendaria,
siamo sprezzanti del pericolo,
sopravvivere questa volta
è stato un miracolo.
Ovunque ci sia una battaglia
la nostra gente si scaglia,
siamo vichinghi, siamo coraggiosi,
siamo raminghi, siamo orgogliosi,
salpiamo per lidi sconosciuti,
razziamo chiunque in cui ci siamo imbattuti,
sfidiamo costantemente la sorte…
Siamo pronti alla morte