Se fossi un Capitalista

Sarei sempre dalla parte dei cattivi.
Raggiungerei con ogni mezzo
e ad ogni costo i miei obbiettivi.
Farei strage di nemici,
scalerei ogni piramide sociale dalle pendici.
Salirei in cima al podio,
rimarrei indifferente all’odio.
sarei ricco e famoso,
sarei snob e borioso,
sarei uno spilorcio bastardo,
sarei un egoista e bugiardo.
Sarei un arrivista efficiente,
sarei un venduto deficiente.
Sarei un freddo calcolatore,
sarei uno spietato vincitore.
Sarei il primo della classe,
sarei un autentico fuoriclasse.
Mi bacerebbe la dea bendata,
andrei e tornerei col mio jet privato
da Abu dhabi, in giornata.
Crederei in un dio e in una patria.
Sarei un cocainomane 
che il naso si incipria.
Le avrei tutte vinte,
avrei le terga finte.
Avrei il monocolo e i baffi a manubrio
come l’omino del monopoli.
Mi arricchirei e mi ingozzerei
alle spalle degli altri popoli.
Sposerei una ricca ereditiera
e mi fidanzerei con una modella in carriera.
Guiderei una Ferrari
e mi affogherei di Campari.
Avrei un pozzo di petrolio 
e una carovana di dromedari.
Frequenterei avvoltoi e pescecani.
Possederei le persone 
e sopra tutto, amerei le cose.
Comanderei il mondo,
toccherei il fondo
e, di tutto e di tutti,
soprattutto del futuro dei mie figli
me ne laverei le mani.