La Pianta Miracolosa

Narra la leggenda, che Shiva discese dall’Himalaya portando con se questa pianta miracolosa per donare gioia e illuminazione a tutta le persone. La canapa, infatti, è intrecciata alla vita dell’uomo da migliaia di anni. Originale dell’Asia centrale, si è poi diffusa in tutto il resto del mondo. Ci sono ritrovamenti che attestano la sua presenza fino a 10.000 anni fa. Era molto utilizzata nella farmacopea Cinese e anche Europea fino all’800; lo è tuttora nell’ambito spirituale e religioso di Induisti, Rastafariani e Taoisti, essendo considerata una pianta sacra.

La Cannabis Sativa, questo è il suo nome scientifico, ha la fibra più lunga, durevole e resistente in natura, resiste anche alle malattie e non ha bisogno di diserbanti, pesticidi, fitofarmaci e quant’altro, richiede poca acqua e ha un rendimento elevato, crescendo praticamente ovunque. Ha inoltre la proprietà di fertilizzare i terreni e bonificarli dalle scorie nocive e rigenerarli dall’erosione.

E pensare che appartiene alla stessa famiglia del luppolo, ma, a differenza sua, non viene accettata, viene proibita, resa illegale proprio per le sue doti di pianta miracolosa, di panacea universale. È scomoda alle multinazionali e ai potenti della terra, anche perché non può essere brevettata, chiunque può coltivarla, inoltre il mercato nero della cannabis è uno dei business più grandi delle cosche mafiose e dei cartelli di droga.

È conosciuta da tutti solo per le sue doti psicoattive, dovute al suo cannabinoide più famoso, il THC; per certi bigotti perché ti “sballa”, ma in realtà perché ti fa meditare e apre la mente, stimolando il ragionamento. Se trascurassimo questa questione, comunque, scopriremmo che è molto di più, che ha migliaia di utilizzi, la sua dote principale infatti è la versatilità…

La canapa è plastica biodegradabile e carburante: biodiesel ed etanolo, quasi per nulla inquinante, che potrebbe rimpiazzare il petrolio e tutti i suoi derivati in un istante, in ogni settore. Ci si possono, ad esempio, produrre contenitori che si biodegradano e fertilizzano i terreni, se dispersi in natura. Per fare un altro esempio, negli anni 40, Ford inventò un auto, la Ford T, prodotta in plastica di canapa, la sua scocca era più resistente dell’acciaio, e era alimentata ad etanolo di canapa.

La canapa è anche carta: pregiata e durevole, ha un rendimento molto alto rispetto alla polpa di cellulosa e non devono essere impiegati prodotti chimici tossici nei trattamenti. Grazie a essa non ci sarebbe più bisogno di abbattere un singolo albero, di ricorrere al legname, potremmo tutti tornare a piantare alberi e a respirare.

La canapa è medicinale: i suoi cannabinoidi, tra cui spicca il CBD, flavonoidi e terpeni, hanno innumerevoli virtù terapeutiche: ansia, depressione, disturbi mentali, nausea, glaucoma, dolore cronico, morbo di parkinson, sclerosi, sindrome di tourette, e addirittura il cancro. Contribuisce a rendere migliore la qualità di vita di innumerevoli persone e ne potrebbe salvare altrettante.

La canapa è tessuto: potrebbe sostituire dal cotone alla seta, dal canovaccio all’abito di alta moda. Ha una resa molto superiore, e non deve essere trattata con sostanze chimiche tossiche. È calda in inverno e fresca in estate, ha proprietà antibatteriche, scherma dai raggi ultravioletti e dai campi elettromagnetici.

La canapa è edilizia: con canapa, calce e biomattoni ci si possono costruire case e palazzi; è un ottimo isolante termico e acustico, ha proprietà antisismiche e traspiranti quindi rende costante la temperatura, può intrappolare anidride carbonica sia nella fase di coltivazione che di costruzione, ma, a differenza degli alberi, impiega sei mesi per crescere e non decine di anni…

La canapa è alimento: ci si può produrre olio, burro, biscotti, pasta e molti altri prodotti, ricchi di omega 3, amminoacidi essenziali, vitamine e proteine con valori nutritivi molto elevati. Ha doti antinfiammatorie, antimicotiche e combatte anche il colesterolo.

Ma ci si può fare veramente fare di tutto, dalle vernici ai cosmetici, ai prodotti di bellezza atossici, componenti per elettronica come batterie, e innumerevoli altri utilizzi che sono, o ancora non sono, stati scoperti.

Potrebbe risanare l’economia di questo mondo in declino in un battibaleno, potrebbe ripulire la terra da ogni genere di veleno, potrebbe condurci verso un futuro prospero, un mondo sostenibile, ecocompatibile, rispettoso dell’ambiente. Potrebbe essere le forza trainante che ci permetterebbe di migrare verso un economia locale, circolare, blu e verso una società più rispettosa di tutte le forme di vita.