Tirando le somme

Credo che siamo alla continua ricerca
di qualcosa che colmi i nostri vuoti,
che plachi la nostra perenne insoddisfazione.
Cerchiamo soltanto una collocazione,
un cantuccio di felicità tutto nostro.
Cerchiamo solo un posto a sedere confortevole,
una posizione che non sia troppo sdrucciolevole,
ma che ci faccia rimanere costantemente in bilico
tra il nostro mondo interiore e quello esteriore,
tra dire e pensare, tra pazzia e sanità mentale.
Vorremmo non dover andare ogni volta in coma etilico
per riuscire a sfogare lo stress e la rabbia accumulati.
Vorremmo solo non sentirci costantemente in gabbia.
Vorremmo essere accettati per quel che siamo,
vorremmo essere fieri di ciò che diventiamo.
Cerchiamo qualcuno da amare, che ci ricambia:
un anima imperdibile, inconfondibile, incedibile,
compatibile, gemella, possibilmente anche bella.
Cerchiamo in fondo una persona speciale che ci capisce,
che ci stupisce e all’occasione ci rapisce.
Cerchiamo, nel profondo, qualcuno di cui fidarci.
Credo che, più di ogni cosa, però vorremmo
riuscire a realizzarci e ad accasarci,
e facciamo di tutto per andare in quella direzione.
Ma, contemporaneamente, vorremmo disfarci di ogni preoccupazione,
e possibilmente anche liberarci di ogni responsabilità
che ci faccia finire prematuramente all’aldilà.
Credo che, tirando le somme, non sappiamo
quello che vogliamo, ma quello già abbiamo
non è mai abbastanza, anche se ci avanza.