Tutto sommato,
dopo qualche affanno,
dopo l’infinitesimo malanno
e l’ennesimo guaio,
un altro anno
se n’è andato.
E si è portato via
tutta la solitudine,
tutta la malinconia,
tutta la maledetta sfiga
che ci ha perseguitato
e che ci ha braccato
come un predatore affamato.
Tutto sommato,
mi ritengo fortunato.
Ho un tetto sopra la testa,
una paga quasi onesta.
Un posto fisso a tavola,
una famiglia da favola.
Sono circondato da persone vere
che mi vogliono un gran bene.
Che mi rispettano e apprezzano
per come sono realmente.
Che mi capiscono e mi consolano
al volo, in ogni momento.
Tutto sommato,
non è stato un anno sprecato.
È stato un anno propositivo,
di crescita personale.
Nemmeno banale.
Ho ricominciato a darmi da fare,
a organizzare e pianificare.
Ad apprezzare i rari, ma autentici,
momenti di felicità
che la vita donarti sa.
E, soprattutto, a non scoraggiarmi
dalle tante avversità
che la vita ti presenta,
quotidianamente,
senza sconti.