Non se ne salva uno, sono tutti uguali,
sembrano usciti dai gironi infernali.
Non conoscono la dignità,
sono l’incarnazione della malvagità,
non sanno cosa sia la coerenza,
pensano soltanto all’apparenza.
Sono l’esemplificazione della dilagante corruzione.
Riescono a contraddirsi nello stesso discorso,
riescono a smentirsi giorno dopo giorno.
Sono un associazione a delinquere,
sono tutti d’accordo per resistere,
pensano solo a mantenere la poltrona,
anche quando è scoccata la loro ultima ora.
Non vogliono perdere i privilegi acquisiti,
vogliono essere sempre serviti e riveriti.
Sembrano sempre squisiti,
ma in realtà sono tutti dei luridi pervertiti.
Hanno una laurea ad honorem
in scienze della prostituzione.
Alcuni sono anche dei perfetti inetti,
imparano a memoria la lezione del giorno,
la ripetono a pappagallo finché non sei satollo.
Ti infarciscono di puttanate che
chissà quale genio del marketing le ha appena vomitate.
Sembrano impagliati, finti,
di quello che dicono sembrano sempre convinti.
Ci ammorbano da millenni,
da più tempo dei ghiacciai perenni.
Dibattono solo sugli argomenti in voga,
hanno tutti problemi con qualche toga.
Sembrano candidi e immacolati,
ma sotto sotto, sono dei gran farabutti.
Rubano senza bisogno del passamontagna.
Dall’onestà rimangono inorriditi.
È risaputo, è tutto un magna magna,
Poverini, hanno solo il loro sudato vitalizio,
devono pure arrotondare, altrimenti,
non ce la fanno ad arrivare a fine mese.
A fine mandato finiranno di certo all’ospizio.
Parlano solo in politichese,
con la loro presenza,
con la loro saccenza,
con la loro tracotanza,
hanno un effetto lassativo,
quando li senti, so dolori de panza…
Sono assenteisti, hanno sempre degli imprevisti.
Sono dei cretini, degli imbecilli patentati,
sembrano sempre indaffarati,
ma in realtà, sulla poltrona, si sono appena appisolati.
Cambiano casacca in un istante,
dipende solo chi è il migliore offerente:
è il mercato delle vacche, e che vinca il più fetente.
Non fanno ridere ma solo piangere,
non fanno volontariato, non sono truccati,
anche se sono dei gran pagliacci.
Estraggono a sorte a chi tocca fare il buffone di corte.
Sono dei gran vigliacchi,
sono svergognati, sono spudorati,
ritrattano ogni affermazione,
basta che dietro ci sia una lauta retribuzione.
Se glielo fai notare, ti denunciano per diffamazione,
finisci sputtanato in prima pagina sul giornale.
Si danno da fare solo quando sono in campagna elettorale.
Promettono mari e monti,
quando vengono eletti si fingono morti…
Spariscono dalla circolazione fino alla prossima elezione.
Si barricano a Montecitorio e al Quirinale,
ti accorgi che ci sono solo quando
ti ritrovi le loro leggi “ad personam”
in gazzetta ufficiale…