Vita in copertina,
c’è chi ci marcia
e chi la considera una rovina.
Si pubblicizzano,
esponendosi in vetrina
come un bene di consumo.
Oggigiorno, per fortuna loro,
farsi i propri affari è andato in disuso.
Mostrando il proprio prezzo,
sono alla mercé del pettegolezzo.
Sono sulla cresta dell’onda
finché sono sulla altrui bocca,
ma è un arma a doppio taglio,
sono celebrità allo sbaraglio.
Vita in copertina,
sono narcisisti, sono egoisti,
sono vanitosi, sono spocchiosi.
Sfilano sul red carpet,
sono dei pupazzi come i muppets.
Si mettono continuamente in mostra,
e la colpa è anche la nostra
che vogliamo ficcare il naso
nelle vite dei personaggi noti,
perché delle nostre siamo stufi.
Sono continuamente sotto i riflettori,
se combinano qualcosa,
alla loro reputazione lede,
finiscono subito su un meme.
Vita in copertina,
c’è chi corre incontro ai paparazzi
e chi gli spara col lanciarazzi.
Chi tiene alla sua vita privata,
chiedendo solo la privacy tanto agognata,
e chi si svende al miglior offerente,
facendosi le foto continuamente.
Mettendosi due chili di trucco
o usando il foto ritocco.
C’è chi addirittura si immortala
alla toilette, sulla tazza,
e il web impazza.
Vita in copertina,
c’è perfino chi abusa
della propria progenie,
gettandola, appena nata,
in pasto alle iene.
E chi vorrebbe, solamente,
andare in giro senza
che nessuno noti niente,
camminando tra la gente
come se nulla fosse,
senza essere immortalate
a ogni colpo di tosse.
Vita in copertina,
ti distrugge l’esistenza
o diventi di tendenza.
Comunque sia,
devi fare penitenza.
In ogni caso,
hai perso in partenza.
Diventi un ingranaggio
della catena di montaggio,
e quando ne fai parte
non riesci più a stare in disparte,
devi seguire il suo schema
diventi schiavo del sistema.