Due anime ribelli
col vento tra i capelli.
Una moto da strada,
di tutto punto bardata.
Vestiti appariscenti.
Spiriti fosforescenti.
Viaggiano leggeri,
senza pensieri,
senza pesi sulla coscienza.
Disobbedienza
e indipendenza.
Bisogno estremo di libertà.
Ci sono migliaia
di chilometri
da macinare.
Una lunga lingua
di asfalto rovente
li separa da una parte
all’altra del continente.
Sfrecciano nelle arterie pulsanti
tra gli sguardi attoniti dei passanti.
Viaggiando senza sosta,
da costa a costa,
sorgono spontaneamente
molte domande.
Lasciandosi tutto alle spalle.
Ci si sposta,
continuamente,
alla ricerca
di una risposta.
Si viaggia a manetta,
dormendo in tenda,
sotto un tetto di stelle.
Senza patria né legge.
È questo l’emblema del ribelle.
Rispetto e lealtà
sono il loro codice d’onore.
Errando senza meta,
senza limitazione,
trovando l’ispirazione.
Eterna peregrinazione
è la loro parola d’ordine.