Due passi

Facciamo due passi
per schiarirci le idee,
intorno al quartiere.
Oppure fino in Cina e poi ritorno,
sulla via della seta di Marco Polo.
Facciamo due passi anche solo in tondo,
senza andare da nessuna parte.
Basta una scusa qualunque,
portare a spasso il cane
o andare a comprare il pane.
Andare dal tabaccaio
senza mai tornare indietro.
Basta che mettiamo
un passo appresso all’altro,
per restare in allenamento.
Se senti dentro un fermento
che devi sfogare,
due passi fanno sempre bene,
ti danno modo di pensare.
Distendono i nervi.
Ovunque siate, non state fermi.
Salite, discese, pianure e alture.
Strade asfaltate, strade sterrate.
Camminate con le scarpe o a piedi scalzi
attraversando i boschi folti,
lungo la battigia di una spiaggia
o su di un prato in montagna.
Il contatto con la natura,
vedrete, vi rigenererà.
Scaccerà via la malinconia.
Basta vagabondare,
anche senza meta.
L’importante è restare
in continuo movimento.
Non darsi per vinto.
Tirare fuori tutto quello
che si ha dentro.
Gioire del momento.