Quando vai in trattoria
non verresti più via.
Entri affamato e amareggiato,
ne esci satollo e consolato.
Entri depresso e stressato,
ne esci felice e rilassato.
Basta varcare la soglia
e, in men che non si dica,
ti ritorna l’allegria.
Quando vuoi inebriarti,
non ti resta che recarti in trattoria.
Tra pietanze e profumi invitanti,
fai invidia a tutti i passanti.
Tra piatti ricolmi di ogni ben di dio
e innumerevoli bicchieri di vino,
sul viso, ti ricompare il sorriso.
Quando vuoi intrattenerti,
non ti resta che recarti in trattoria.
Ti distrai con i camerieri e gli altri commensali,
con battute di spirito e discorsi gioviali.
Delizi il palato e consoli l’animo,
sorso dopo sorso, piatto dopo piatto,
sei sempre più soddisfatto.
Quando non sai più a che santo votarti,
ricordati che c’è soltanto un posto
dove sai sempre che puoi recarti.
Non andare in chiesa durante l’omelia.
Senza pensarci, vai dritto in trattoria,
dove, in men che non si dica,
la malinconia viene spazzata via.
Quando vai in trattoria
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