
La morsa del destino
Perché sono sempre
i migliori quelli che
se ne vanno prima?
Lasciandoci alla deriva.
Lasciando dietro di se
solo la scia del loro profumo.
Tra l'olezzo del generale ribrezzo...
Perché sono sempre
i migliori quelli che
se ne vanno prima?
Lasciandoci alla deriva.
Lasciando dietro di se
solo la scia del loro profumo.
Tra l'olezzo del generale ribrezzo...
Certe volte vorresti solo gridare
correndo incontro al vento,
bestemmiando al firmamento.
Vorresti buttare fuori
tutto quello che hai dentro.
Certe altre chiuderti
solamente in te stesso,
non facendo trasparire
neanche uno spiraglio...
In questo periodo
mi sento gracile,
mi sento esile.
Mi sento instabile.
La mia mente è sempre più labile.
Sento il mio respiro fievole.
Mi sento fatto di cristallo,
mi sento che potrei andare
in pezzi da un momento all'altro...
Le giornate
si susseguono
tutte identiche.
Mimetiche.
Patetiche.
Si inseguono,
rincorrendosi
frettolosamente,
senza mai prendersi.
Vanificandosi vicendevolmente.
Ogni sforzo sembra fatto inutilmente...
Te ne sei andato
e mi hai lasciato
senza fiato.
Senza preavviso,
da un giorno all'altro,
all'improvviso.
Solo dopo mesi
sto realizzando
che non ci sei più
a riempire la mia vita vuota.
Sei svanito, sei salito in alta quota...
Quante occasioni evaporate
nelle vite di ognuno di noi.
Quante lasciate e poi perse.
Sono talmente tante
che non si riesce a enumerarle.
Quante lacrime versate.
Quante occasioni mancate.
Quante speranze
rimaste sepolte...
Quegli attimi malinconici
sono di conforto, a volte.
Ci si crogiola volentieri
nei propri pensieri raffermi.
Come quando si sta
sotto la coperta,
mentre fuori imperversa
una notte di bufera.
E le lacrime da salate
diventano...
A forza di rimandare,
gli anni, spietati, passano,
si susseguono frettolosamente,
senza poterci fare, in vero, niente.
A forza di procrastinare va a finire
che non si combina un accidente.
Diventi pigro e indolente.
Rimani con le mani in mano...
Certi momenti, manca l'aria.
Se ti fermi a riflettere
ai tragici eventi
che si sono susseguiti,
talmente rapidamente,
da rimanerne impotente.
E ti chiedi sempre...
I ricordi vengono inghiottiti,
uno appresso all'altro.
Vengono risucchiati,
uno dopo l'altro,
in un gorgo profondo.
In un oscuro baratro,
nero pece e viscoso.
Un secondo prima ci sono,
vividamente, li hai in testa.
Ma basta che lasci la presa...