È proprio nel momento di maggiore difficoltà che si tira fuori il meglio da noi stessi, che si trova la forza per cambiare. Nel nostro caso, di mutare in una forma di vita intelligente, resiliente e rispettosa dell’ambiente in cui dimora. L’universo ci sta mettendo alla prova, Madre natura ci sta guardando, dando l’ultima possibilità. Data la sfida, l’imminente necessità, vista l’incombente calamità che ci aspetta dietro l’angolo, l’umanità dovrà svegliarsi dal sonno letargico in cui è intrappolata. Si unirà, insorgendo unita, lotterà con le unghie e con i denti per riprendersi il diritto alla vita, il futuro che gli onnipotenti ci hanno deliberatamente rubato, oppure si estinguerà. Speriamo solo che non sia già troppo tardi. L’uomo non se ne può più fregare, non può più fare lo stronzo egoista, non può più fare lo struzzo, nascondendo la testa sotto la sabbia, rinchiudendosi nella propria gabbia. È giunto il nostro momento, o ci evolveremo, adattandoci, o soccomberemo. Questa non è un opinione, questo è un dato di fatto.