Città fantasma

Nel bel mezzo del deserto
sorge un agglomerato
ormai abbandonato,
ma che, al tempo del vecchio west,
era brulicante di ogni avventuriero
in cerca di fortuna
e di una vita nuova.
Per buttarsi alle spalle il passato
e ricominciare da capo.
Pullulava anche di ogni ricercato
e di ogni pendaglio da forca.
Era teatro di ogni misfatto,
dove gli uomini si scannavano
per ogni centimetro quadrato di pelli
e per ogni pepita d’oro.
Era un luogo dove non esisteva il decoro.
Dove regnava la cupidigia
e spopolava l’ingordigia.
Dove il saloon era gremito
come la chiesa di domenica.
Dove ogni povero diavolo
sperperava quel poco racimolato
col sudore della fronte
in donne procaci, alcool
e gioco d’azzardo.
Dove si dava la caccia
fino all’estinzione al bisonte.
Dove le balle di fieno rotolavano
e le fosse non si contavano.
Dove le diligenze venivano assaltate
e le banche derubate.
Dove le sparatorie e le rese dei conti,
allo scoccare di mezzogiorno di fuoco,
erano quasi fatte per gioco.