Immigranti

È vero che quando
viene affidato un alloggio
a un immigrato,
si sottrae a una famiglia
residente da tutto il tempo,
che avrebbe forse più diritto
di uno arrivato ieri.
È vero che, quando
viene assunto
qualche immigrato sottopagato,
si crea disoccupazione,
si abbassa la condizione
di ogni futuro lavoratore
che aspira a quella posizione,
e si sottrae posto
a qualcuno che ne avrebbe
forse più diritto
perché nato e cresciuto
in quella città,
in quella nazione,
generazione dopo generazione,
magari poi costretto
a emigrare a sua volta
perché senza lavoro.
È vero che nel nostro bel paese
esistono 5 milioni di poveri,
che avrebbero tutto il diritto
di essere assistiti
invece che ignorati,
a volte, purtroppo,
a discapito degli ultimi arrivati.
È vero che al posto di aiutare persone
dall’altra parte del mondo,
si potrebbe dare manforte
a chi ti abita di fronte
e non arriva a fine mese.
È vero anche, d’altronde,
che chiunque fugge dalla miseria,
dalla fame e dalla guerra,
chiunque sale
su una imbarcazioni di fortuna,
chi si avventura,
percorrendo migliaia di chilometri,
sfidando la fatica e il freddo,
guardando la morte in faccia,
lo fa perché non ha scelta,
lo fa perché non ha più una casa
a cui far ritorno.
Lo fa per sperare
di trovare un futuro migliore
per se e per ogni progenie a venire.
È vero anche che, in passato,
un nostro avo si è forse già trovato
nella loro stessa condizione,
cercando fortuna altrove,
è vero dunque che, prima o poi,
ognuno potrebbe trovarsi ancora
in quella stessa condizione,
e se fossimo noi al loro posto,
non vorremmo, forse, essere accolti?