In Italia si taglia la sanità.
In Italia si taglia l’istruzione.
Non ci sono fondi per la ricerca,
né per l’arte né per il welfare.
Non si pensa alla dilagante povertà.
Non si investe nella sostenibilità.
Siamo costantemente in regime di austerità.
Bisogna fare continuamente sacrifici,
andare in pensione sempre più tardi.
Bisogna stringere la cinghia,
risparmiare e mangiare gli avanzi.
Il costo della vita schizza alle stelle,
le tasse aumentano vertiginosamente.
Mentre gli stipendi sono gli stessi da decenni.
Dicono che non si può fare altrimenti.
Dicono che non ci sono fondi,
per colpa dei governi precedenti.
Ma per gli armamenti, di grana,
ce n’è sempre in quantità.
Ma per i loro vitalizi e le pensioni d’oro,
se ne trova pure in abbondanza.
I corpulenti navigano nell’opulenza,
mentre a noi poveretti si taglia.