L’orda famelica

Cammino solo nella notte,
i pensieri mi assalgono a frotte.
Sento un brivido giù per la schiena.
Sento urla provenire da difronte.
Un grido che tutto tranne
umano sembrerebbe.
Sento qualcuno correre
freneticamente verso di me.
La sua grande velocità
è pari soltanto alla sua voracità.
È affamato di viscere umane,
di cervelli, di brandelli di carne.
Digrigna i denti, sbava
e vomita sangue a fiotti.
Presto ne arrivano altri,
diventano due, dieci, venti.
Si avventano su un gruppo
di passanti inermi.
Li fanno letteralmente a pezzi.
Anche loro si uniscono a essi.
Sono un’orda di infetti.
Sono contagiati da un virus mortale,
che attecchisce ogni umano
che ne viene a contatto,
anche solo per un attimo.
Basta una goccia di sangue
e diventa indemoniato.
Non si fermeranno finché
non avranno divorato
ogni sopravvissuto al massacro.

Ispirato alla saga di 28 giorni dopo