Prima pensavo fosse indispensabile
trovare l’anima gemella con cui stare.
Con cui condividere gioie e dolori.
Qualcuno che ti consoli durante i periodi bui.
E mi struggevo pensando fosse colpa mia,
credendo che per ognuno di noi esistesse una metà,
ma che io non fossi in grado di trovarla.
Poi ho capito che, forse, non vale per tutti.
Col tempo ho capito e digerito
che non si tratta di destino avverso,
forse nemmeno di quello.
Ma che se riesci a bastarti,
se riesci a stare bene con te stesso,
il resto diventa anche superfluo.
Forse, a volte, devi restare da solo,
per un periodo o per sempre,
per evitare di aggrapparti a un partner,
condizionando e danneggiando entrambi.
Se sei in grado di farti forza,
di superare le avversità,
se riesci a bastarti,
non hai più bisogno
di dipendere da altri.
Non c’è niente di sbagliato
nel preferire essere solitario
all’essere accasato e ammogliato.
Anche se vogliono fartelo pesare,
non c’è niente di grave,
non ti preoccupare né disperare,
semplicemente vedila
come una scelta personale.