Attraversiamo tutti quel periodo
di ribellione giovanile.
Di quando ti senti invincibile,
di quando ti senti intoccabile,
che niente ti può succedere
e nessuno ti può sconfiggere.
Neanche la morte ti spaventa,
ti sembra l’eventualità più remota.
È l’età in cui ti senti pieno di forza.
Di quando porti i capelli fino alle spalle
e i pantaloni strappati alle ginocchia.
Sono gli anni del giubbotto di pelle
e della musica in cuffia a palla.
Di quando ti senti onnipotente
e sei anche parecchio strafottente.
Ma poi succede, sovente,
che si cresce e si comprende,
che la vera ribellione è uno stato mentale
che non ha età, persistente, costante.
Più che un vestiario stravagante
e un modo di fare da furfante.
Ribellione giovanile
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