la posticipi di qualche minuto,
e sogni il gabinetto.
Suona un altra volta,
e alla fine sei rinvenuto.
Giusto il tempo di riprendere i sensi,
e già sai a cosa pensi.
Trangugi il caffè,
ti ingozzi di fretta,
la lancetta ticchetta,
ti lavi ti vesti e sei già in fila,
pronto per timbrare il cartellino
come ogni mattino.
Ti aspettano
8 ore di duro lavoro,
ti spacchi la schiena
pensando al prossimo
punto di approdo,
al tuo obbiettivo mensile:
combinare qualcosa
prima dell’età senile.
Pensi soltanto alla paga,
trattieni il fiato come in apnea,
ingoi i rospi, ti fai passare sopra,
accetti tutti i torti,
5 giorni a settimana
lavori senza sosta,
vorresti viaggiare,
accumuli le ferie;
c’hai soltanto il tempo di bestemmiare.
Nel frattempo strisci
fuori dal posto di lavoro,
ti rimangono se va bene 8 ore per vivere,
sono veramente poche,
c’è giusto il tempo per sopravvivere.
Dopo il meritato riposo
e le faccende quotidiane,
dopo che prepari da mangiare
e porti a spasso il cane,
lavi i piatti,
fai la lavatrice,
paghi le bollette;
anche questo mese sei alle strette.
C’è sempre un imprevisto,
di qualcosa il frigo è sprovvisto.
Non ti rimane poi un gran che di tempo libero,
hai talmente tante cose da fare,
se hai anche un figlio,
te lo puoi immaginare,
che a volte ti dimenticheresti pure di respirare.
La giornata volge già alla termine,
ti ritrovi sul divano,
con un occhio aperto e uno chiuso
a guardare “I Soprano”,
sembrerebbe un sopruso,
sembrerebbe un abuso,
ma è già ora di andare a letto
a fissare il soffitto.
Sembrerebbe un dispetto,
ma è soltanto il delitto perfetto,
è la canzone dello schiavo provetto.
Infine crolli e ti addormenti in un momento,
se ti svegli nel cuore della notte,
è un tormento,
ti monta l’ansia
e non chiudi più occhio,
sembrerebbe un malocchio,
vai avanti col dormiveglia
e ti addormenti solo
5 minuti prima della sveglia,
drin drin,
e si ricomincia da capo.
E la vita ti scorre sotto agli occhi,
passano le stagioni,
e intanto invecchi,
ogni tanto ti specchi
e quello che vedi comincia a non piacerti,
ti metti il cuore in pace,
aspetti solo
il volteggiante rapace.
Sono giorni siamesi,
sono giorni sospesi,
aspetti solo
il fine settimana,
è la triste routine quotidiana…

