Sembrano passati decenni,
tanti da sciogliere i ghiacciai perenni
e, dopo tutto questo tempo,
non sono più lo stesso perditempo.
Sono profondamente cambiato,
anche se in cuor mio
sono sempre lo stesso scapestrato.
Sono i difetti che ci rendono perfetti.
Ero ingenuo, ero stupido,
ero impazzito, ero spaurito,
nel mio guscio rinchiuso,
rintanato nella buca che mi ero scavato.
Ora sono fuori per buona condotta,
ho scontato ogni mio peccato,
sono pronto alla strenua lotta!
Se ne valesse la gioia e non la pena,
spezzerei ogni catena
che ci tiene ancora intrappolati,
ancorati alla malsana routine quotidiana.
Salterei il fosso, farei lo sforzo,
fin dalle fondamenta, mi sento scosso.
Ti correrei dietro come il cane fa con l’osso,
ma senza guinzaglio, a briglia sciolta.
Non sarebbe solo “l’ennesima volta”!
Se ti trovassi, se ti cercassi,
non ti lascerei più andare,
di coccole ti vorrei strapazzare,
vicini vicini, davanti al focolare.
Niente e nessuno lo potrebbe cambiare,
sarebbe un sentimento immortale,
saremmo un duo micidiale,
spiriti liberi senza eguale,
nessuno ci potrebbe separare.
Sarebbe un colpo grosso,
sarebbe una grande opportunità,
sarebbe una seconda possibilità…
Quel qualcosa di speciale