Mi sento scombussolato
da questo amore travagliato
che mi fa palpitare il cuore;
esultare per un attimo
e poi gridare dal dolore.
Mi sento sconquassato:
sospinto, dapprima,
e poi affossato.
Come in balia
della corrente,
i flutti mi innalzano,
mi cullano, dolcemente,
fino quasi a lambire il cielo,
a prenderti per mano,
a sfiorarti per un istante.
Poi di colpo mi risucchiano,
mi ghermiscono, brutalmente,
sprofondandomi nel baratro
della depressione.
Cerco un approdo, in ogni direzione,
un pensiero che mi sia di conforto,
ma non posso, va tutto storto.
Cerco d’aggrapparmi
a delle sporgenze,
a delle speranze,
ma non posso, niente.
Mi sento volubile, instabile, fragile,
mi sento inappetente.
Cerco in ogni modo
di sfuggire alla corrente,
ma vengo trascinato,
inesorabilmente,
da qualche gorgo,
fino a toccare il fondo.