Quando mi aggiro per strada,
incrocio certe facce,
tutte assorte e distratte.
Sono tutti completamente assorbiti
dalle proprie faccende.
Nessuno ha più tempo di far niente,
di ricambiare il tuo sguardo,
nessuno ha più sentimento.
Sembra come abbiano
ribrezzo dell’altro.
Quando mi aggiro per strada,
non c’è un animo grato.
Un cuore generoso.
Ognuno è avaro di sorriso,
come se elargirlo
lo consumasse da dentro.
Ognuno tira dritto,
senza il minimo riguardo,
calpestando ogni altro
come un automa robotizzato,
senza sapere, neanche,
dove sta andando.
Quando mi aggiro per strada
avverto che un muro ci separa,
una cortina fumogena
che non si dirada.
Ognuno è chiuso a chiave
in una fortezza di solitudine,
impossibile da valicare.
Ognuno pensa per se stesso,
pensa solo al proprio orticello,
al tornaconto personale.
Non c’è più freno né ritegno.
Nessuno ha più rispetto,
nessuno ha più riguardo,
siamo allo sbando.