È un organismo cibernetico.
Tessuto vivente,
su endoscheletro metallico.
È un cyborg spietato.
Non segue le tre leggi di Asimov.
Ha un intelligenza diabolica,
una ferocia unica.
Ha una forza spropositata,
una freddezza disumana.
Non si fermerà
davanti a niente,
finché non avrà
portato a termine
il suo compito.
È stato programmato
affinché il suo target
venga identificato
e in un attimo terminato.
A ogni costo.
È stato mandato
a ritroso nel passato
per scovare la madre
del futuro leader
della resistenza:
John Connor.
Per ucciderla prima
che lo metta al mondo.
John è l’unico in grado di salvare
l’umanità dall’apocalisse
per opera delle macchine.
«Quel Terminator è là fuori. Non si può patteggiare con lui, non si può ragionare con lui. Non sente né pietà, né rimorso, né paura. Niente lo fermerà prima di averti eliminata.»
(Reese a Sarah)