Mi sono reso conto,
che quando ero piccolo
ho sempre evitato lo scontro,
per paura di un confronto.
Di essere sempre stato
con gli occhi chiusi
e con le orecchie tappate
nei momenti di tensione.
Ho capito che ero un codardo,
che stavo scappando.
Ma era più forte di me.
Quando c’era un diverbio
ero come spento,
incapace di reagire.
L’ansia prendeva il sopravvento.
Mi sentivo attanagliato dalla paura,
ero ostaggio di me stesso.
Solo col tempo mi sono reso conto di questo.
Che le faccende vanno affrontate,
immediatamente, con coraggio.
Prese di petto.
Altrimenti non potrà
che andare sempre peggio.
Si ingigantiranno
e ti divoreranno.