Gli omicidi di genere
purtroppo esistono.
Anche se un raptus
è un attimo
e può capitare
a chiunque.
È, ahimè, vero
anche che le donne
sono maggiormente
le vittime designate.
Perché, per la maggiorparte,
non si possono difendere.
Perché è l’uomo insicuro
che si sente debole
a volerle sottomettere
a ogni costo.
Comunque sia,
questo gesto,
è riprovevole,
è orribile,
è feroce,
è atroce.
Anche se l’omicida
non fa distinzione,
la vittima ha
sempre un nome.
Ha un colore,
ha un genere.
Questa azione,
soprattutto se efferata,
se premeditata,
è sempre riprovevole
e merita la galera.
Privare della vita,
della cosa più preziosa,
un’altra persona,
è una azione malefica.
La più grave
e come tale
va punita sempre,
indipendentemente
da chi la commette.
Merita le manette.
Anche se ci sono certi casi leciti
in cui è l’unico modo per difendersi.
E anche se ci vorrebbe prevenzione
invece che la cruda repressione,
ci vorrebbe, alla base, l’educazione.