È troppo tempo che aspetto
che ognuno capisca
che il rispetto
non si esige,
non si dirige
e non si comanda,
come con la propaganda;
non si estorce
con la violenza,
né si pretende
come con la riverenza.
Il rispetto non è scontato:
si merita,
si guadagna,
si ottiene
anche solo
con un singolo atto eroico
fatto disinteressatamente…
Alcune volte
con azioni, con gesti,
fatti onestamente,
altre volte, semplicemente,
essendoci,
giorno dopo giorno,
in ogni frangente,
superando le avversità.
Il rispetto si dimostra
con la forza dell’esempio,
del proprio comportamento,
correggendosi,
errore dopo errore:
conquistandolo
come una medaglia al valore.
Il rispetto, quello vero,
è un sentimento empatico,
atipico, nel nostro mondo apatico,
fatto di finzioni,
a corto di emozioni;
il rispetto, quello autentico,
deve essere reciproco,
deve essere spontaneo,
deve essere ingenuo,
per definizione.
Il rispetto è un diritto fondamentale
di ogni manifestazione del creato;
Per capirlo non devi essere laureato,
ma ci vuole molta attenzione,
costanza e dedizione
per imparare dalla vita…
La più importante lezione