In un paese che non è vicino, ma nemmeno così lontano, in un tempo che è probabile, ma non è certo; incastonato tra impervie montagne e circondato da lussureggianti foreste: sorge, indisturbato e inalterato, il regno di Utopia. Mura imponenti, torri svettanti, alberi rigogliosi, fiori odorosi, piante rampicanti e fringuelli festanti. Tutti sono solidali e cordiali, gli uni con gli altri. Animali parlanti vivono in armonia con gli umani, cantando e danzando in circolo senza alcun vincolo. I conflitti si risolvono discutendo e gli scontri abbracciandosi. Ognuno è libero di gioire del suo momento effimero. Non ci sono ladri né lestofanti, non v’è mascalzoni né briganti. Non esiste povertà, e l’onestà è di casa, la giustizia trionfa sempre e la pace regna sovrana. La guerra è soltanto una leggenda, e chiunque ha sbagliato può fare ammenda. Ognuno è in faccenda affinché il futuro sia radioso e il sole splenda. Alla fine di ogni tunnel c’è uno sfavillante bagliore e ogni storia termina sempre con il finale migliore.