Dimorano nell’oscurità, popolano i nostri incubi, strisciano fuori dagli angoli più reconditi della nostra mente. Si nutrono della paura e della tristezza, della solitudine e dell’amarezza. Sono tremendi e orrendi, sono inquietanti e raccapriccianti. Non importa dove corri a nasconderti, sono sempre pronti a rincorrerti. Non importa dove ti apparti, sanno sempre dove scovarti. Sono i mostri e fantasmi del passato, che ti inseguono e ti perseguitano, che ti torturano e ti tormentano, fino alla fine dei tuoi giorni. Questo, a meno che tu non ti volti e non li affronti, ti mostri e gli dimostri che non li temi, che hai estinto i tuoi anatemi, che nel tuo bagaglio non c’è posto, e non sei più disposto a portarteli dietro; che è meglio che si costruiscano una scialuppa con i remi, perché la tua nave sta per salpare per lidi sconosciuti, e loro non sono i benvenuti.