La febbre del gioco

Quando cominci
non finisci più.
Per il portafogli è un vero tabù.
Ti sfinisce la mente,
ti rende invasato.
Non ti lascia scampo.
È come un tarlo
che scava sempre più a fondo.
Ha un che di ipnotico.
Ti rende febbricitante,
non puoi farne a meno
neanche per un istante.
Da assuefazione
come una droga che ti corrode.
Quando perdi ti senti rodere dalla bile.
Va a finire che ti giochi tutto,
l’auto, la casa e t’impegni pure il culo.
Vivi come se ti mettessi a lutto.
Per un senso di appagamento
che è solo passeggero.
Quel brivido del rischio
che è solo fittizio.
Da gioco diventa
propriamente un vizio.