Un mondo alimentato da energie rinnovabili è possibile: il prezzo reale dei combustibili fossili

Qual’è il prezzo reale dei combustibili fossili? Ogni anno muoiono 7 milioni di persone per malattie legate all’inquinamento. È più dei morti per incidenti di auto, suicidi, omicidi e guerre messi insieme, e questa non è che la punta dell’iceberg. Credo che la cosa più importante sia capire che cosa comporta vivere in una società dipendente dai combustibili fossili: il problema è che per esempio parlando del settore petrolchimico, le sostanze chimiche prodotte, i derivati e i prodotti di scarto sono per lo più nocivi, tossici e cancerogeni e finiscono dappertutto, dall’aria che respiriamo, al cibo che mangiamo, ai medicinali, ai prodotti per l’igiene personale ai cosmetici; con quali effetti sulla nostra salute?
 
Che senso ha inquinare l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e il cibo che mangiamo?
 
Stanno facendo di tutto per farci rimanere ancorati a fonti di energia nate già morte, preistoriche, inquinanti e insostenibili, ma la gente si sta svegliando. Tutti abbiamo un parente, un amico, un compagno che purtroppo si è ammalato, ci siamo stancati e tutto questo schifo non lo accetteremo più! Negli ultimi anni la tecnologia ci ha permesso di fare balzi da giganti in ogni campo, pensate solo ai computer, agli albori, negli anni 70 erano grandi come stanze intere, tanto che i famosi “bug” erano proprio degli insetti che fisicamente si intrufolavano lì dentro, e, al giorno d’oggi, sono talmente miniaturizzati da poterli tenere nel palmo di una mano. Le nostre fonti di energia invece? Perché sono rimaste invariate da più di 100 anni? Evidentemente ci sono dei forti interessi dietro che non ci permettono di evolverci in quella direzione. Durante questi anni se ne sono sentite di tutti i colori, dai motori ad acqua, ad aria, ad idrogeno, a olio vegetale, a etanolo, e chi più ne ha più ne metta. Pensate solo che Nikola Tesla, l’uomo che inventò il XX secolo, a cui dobbiamo la corrente elettrica alternata, la scoperta delle onde radio, la bobina di tesla, la trasmissione di energia elettrica senza fili, e, praticamente, il nostro stato di avanzamento tecnologico attuale, aveva già inventato il motore ad induzione elettrica all’inizio del 900. Tesla aveva addirittura inventato un modo per estrarre energia elettrica dalla regione di Schumann (una zona che va dalla superficie della terra fino alla ionosfera) e la voleva donare a tutto il mondo, in forma gratuita: sarebbe bastato piantare un antenna sopra al tetto di casa e servirsene gratuitamente. Che tipo di società pensate sarebbe stata la nostra? Niente più guerre per accaparrarsi le fonti di energia, con tutto quello che ne consegue. Perché secondo voi non glielo hanno lasciato fare? Ecco un altro esempio, ora pensate alla canapa, potrebbe soppiantare in tutto e per tutto petrolio e derivati, carta da alberi, tessuti, medicinali e altri 5000 utilizzi, addirittura come combustibile: nel 1930 Henry Ford inventò la Ford T, un auto fatta interamente in plastica di canapa (10 volte più resistente dell’acciaio) che andava a etanolo di canapa, che ha un impatto moto basso sulle emissioni rispetto ai combustibili moderni. Oggi come oggi, fortunatamente, la situazione sta cambiando, ossia il mercato, i consumatori, richiedono sempre più fonti di energia “alternative”, pulite, alimenti naturali senza pesticidi, prodotti senza sostanze chimiche ecc… e i costi stessi delle fonti rinnovabili sono diventati inferiori alle loro controparti, senza contare i costi ambientali e sulla salute delle persone che non vengono mai messi in conto. Attualmente i combustibili fossili vengono tenuti in vita solo da sovvenzioni statali, altrimenti saremmo già liberi da un pezzo dalla nostra schiavitù fossile. Pensiamo solo all’Uruguay, al Costarica, al Nicaragua, alla Danimarca, al Portogallo, e a molti altri stati che hanno raggiunto l’indipendenza energetica, o quasi, solo grazie a fonti rinnovabili e sostenibili. Ci dicono che è impossibile, ma questa è una cazzata bella e buona, basterebbe studiare a tavolino la situazione locale di ogni città, di ogni regione o nazione e sfruttare le risorse che più si adattano alle caratteristiche morfologiche del posto. Attualmente di tecnologia ne esistono a bizzeffe, e ogni giorno ne nascono di nuove come: energia solare, eolica, idroelettrica, del moto ondoso, geotermica, di materiali piezoelettrici, e via discorrendo. È ora di liberarci da queste tecnologie preistoriche, obsolete, prima che sia troppo tardi. Purtroppo i combustibili fossili non hanno compromesso solo la nostra salute ma anche e soprattutto quella del pianeta terra. Conosciamo tutti il fenomeno del riscaldamento globale, i gas serra che stanno facendo alzare la temperatura del pianeta con effetti sconvolgenti sull’ecosistema e i suoi abitanti. Ricordiamoci che il petrolio è stato creato con migliaia di anni di pressione nel sottosuolo, in cui madre natura ha stoccato l’anidride carbonica, e noi che facciamo? Lo tiriamo fuori, lo bruciamo e lo liberiamo nell’atmosfera, pensando che non abbia degli effetti negativi? La razza umana è autolesionista e masochista, addirittura, facciamo harakiri quasi per puro piacere, anzi, come sempre, solamente per il profitto. Potevo capire all’inizio del 900, c’era un livello d’ignoranza tale che ancora non si pensava o non si voleva pensare agli effetti collaterali, alle conseguenze delle nostre azioni, alla nostra impronta, ma ai giorni nostri non ci sono più scuse. Un altro mondo non è solo possibile ma è già alla nostra portata, basta volerlo! Che eredità stiamo lasciando ai nostri figli, alle generazioni future? Lo chiamiamo “progresso”, ma a che prezzo? Le nostre vite e tutte le altre forme di vita del pianeta… Vogliamo diventare come venere con 500 gradi all’ombra? Abbandonare i combustibili fossili è l’unica possibilità che abbiamo per proteggere il pianeta ed evolverci verso una società in armonia con madre natura, considerandola non più come una mera risorsa da sfruttare, ma un bene comune da proteggere!
 
Non fossilizziamoci, evolviamoci!