Una fredda serata d’inverno

Torni a casa dal lavoro,
è novembre, una fredda serata,
ti senti stanca e affamata,
intirizzita e stizzita:
“Ora anche le zampe del tavolo mi divoro.”
Apri la porta, accendi la luce,
entri di corsa, metti le babbucce,
e subito ti dirigi in cucina,
non immagineresti mai
la sorpresa che troverai.
Prendi il cavatappi e spalanchi il frigo, 
vieni risucchiata da un buco nero,
c’è solo un uovo sodo e una bottiglia di vino:
“Qui non rimane che scolarsi un litro intero!”
Intanto, sopra la tavola un putiferio,
una pila di piatti in bilico, dal lavandino
fa capolino e ti aspetta al valico.
Eroicamente la schivi,
divincolandoti dai tuoi obblighi,
e a fatica conquisti il divano.
L’uovo sodo in una mano
e nell’altra il calice pieno di rosso.
Lo stress proprio non riesci a scrollarti di dosso.
Fai zapping ma non trovi niente d’interessante.
“È stata proprio una giornata estenuante.”
La serata così starebbe per finire,
stai quasi per svenire e già ti monta l’ansia,
pensando a quello che ti sta aspettando.
Ad un certo punto, però,
una massa pelosa e appiccicosa
fa la sua comparsa dal nulla,
scodinzola e ti fa le feste,
come se non ti vedesse da tanto,
come se sapesse che ti senti triste,
ti lecca la mano e ti si acciambella accanto;
appoggia la testa sulle tue gambe
e ti guarda estasiata.
“Di te quasi mi ero scordata!”
Sembrerebbe poco, ma
quel piccolo gesto ti è bastato
perché il tuo morale sia risollevato.
Ripensando poi a ciò che hai affrontato:
“Se ci sarai tu qui accanto,
supererò ogni difficoltà,
mi basterà la tua presenza,
un bacio appassionato e tanta pazienza.”
Prendi il guinzaglio e ti dirigi alla porta:
“Dai andiamo, ti porto a spasso, di corsa!”
Così camminate, fianco a fianco,
nella calma della notte,
ascoltando quella canzone
che ti piace tanto al walkman.
Qualche goccia di pioggia
ti bagna il viso e
lava via la malinconia.
Fai un profondo respiro
e una leggero senso
di felicità ti pervade;
un accenno di sorriso compare,
pensando all’imminente periodo estivo.
Un passo dopo l’altro
la stanchezza si fa meno
e pensi che dopo tutto ce la farai
a superare questo periodo nero:
“Non sprecherò la mia vita,
faro in modo che sia magnifica,
non mi darò mai per vinta,
imparerò la lezione da questa sconfitta.”