Il significato della vita, secondo me, non è tanto essere ricordato come un filantropo o un benefattore, ma fare del bene disinteressatamente. Non tanto essere ricordati personalmente, ma lasciare comunque un eredità, un retaggio, una testimonianza del nostro passaggio, restando nell’anonimato. Piantare un seme, sapendo di non poterne mai godere dei frutti, o di non potersi sedere, poi, alla sua ombra. Lanciare un sasso nel stagno senza guardare le increspature propagarsi; alzarsi e andarsene senza voltarsi. Prefiggersi uno scopo, dare alla nostra vita un significato. Rendere il mondo un posto migliore di quello che ci è stato consegnato dalla precedente generazione, e regalarlo a quelle future. Trasformarlo, dando il proprio apporto con piccoli gesti quotidiani, anche se sembrano insignificanti, vi assicuro che sono tutti importanti. Tramandare ogni lezione che la vita ci ha insegnato, che a caro prezzo abbiamo imparato, che impegno, sacrificio, dedizione, sudore, lacrime e sangue ci è costato.