12/10/1942

Ogni anno, invece di festeggiare la scoperta dell’America, bisognerebbe prima ripensare agli orrori commessi in nome della colonizzazione, della civilizzazione e della bandiera. Non è stata una svista, hanno insabbiato apposta questa immane tragedia. Bisognerebbe ricordare il sangue versato, il prezzo che è stato pagato da chi era arrivato prima e non aveva colpe se non quella di essere diverso, di essere considerato inferiore e selvaggio agli occhi dell’ultimo arrivato. Bisognerebbe ricordare il genocidio dei nativi americani, che si stima possano essere stati più di cento milioni. Nelle scuole bisognerebbe insegnare quale fu l’opera di spietato sterminio ad opera della cavalleria, dei cowboys e dei conquistadores, e quella di sistematico indottrinamento dei missionari, di un intero continente. Perché ogni eccidio e genocidio, ogni morto ammazzato è importante allo stesso modo, e andrebbe celebrato e disprezzato da tutti con la stessa intensità e con lo stesso sentimento di rigetto Tramandando il passato, in modo che non si verifichi più, in modo da non commettere gli stessi errori, gli stessi orrori, ancora e ancora.