C’è chi si accontenta
di riempire gli spazi
con chiunque capiti.
C’è chi non riesce, per paura,
a stare bene con se stessi.
Chi non riesce a colmare
da solo i propri vuoti,
e si aggrappa disperatamente,
con le unghie e i denti,
ai passanti, per essere salvati.
Scaricando sul prossimo
le proprie insicurezze
e le proprie debolezze.
Non meravigliarti se non trovi,
per quanto ti sforzi,
la donna giusta,
quella dei tuoi sogni.
E ci credo…
Avrà già fatto minimo due figli
col primo squilibrato
che ha incrociato.
Solo perché l’orologio biologico
stava suonando gli ultimi rintocchi.
Poi si ritrovano incastrate
in relazioni tossiche,
senza via di sbocco.
Ancorate a un primate
che le tratta come pezze da piede.
Che le umilia continuamente.
Che le tratta con superficialità.
Che le malmena e le tradisce,
che le fa sentire delle nullità.
Non centra volere
il principe azzurro a ogni costo,
ma aspettare quello giusto.
Che potrebbe anche non arrivare mai.
E allora meglio stare da soli,
che accontentarsi di chiunque.
Che passare il resto della vita,
incatenati come ostaggi,
segregati in casa propria
con uno sconosciuto.