
Precario Equilibrio
La vita mi sembra, a volte,
tutta un precario equilibrio:
è come essere un alcolizzato
avendo il bicchiere sempre colmo,
come danzare sull'orlo
di un burrone bendato,
come camminare su una fune
senza essere legato...
La vita mi sembra, a volte,
tutta un precario equilibrio:
è come essere un alcolizzato
avendo il bicchiere sempre colmo,
come danzare sull'orlo
di un burrone bendato,
come camminare su una fune
senza essere legato...
Essere in preda all'amnesia,
significa dimenticare come sei fatto:
dimenticare chi sei e chi sei stato,
perdere la propria personalità
e perdere la capacità d'interagire,
essere incapaci di reagire...
Il tuo migliore amico
ti accoglie ogni volta
come se fosse la prima,
che tu sia uscito da minuti o da ore,
lui non farà mai storie;
al massimo ti terrà il broncio
per qualche secondo,
giusto il tempo di scodinzolare
e di fare un girotondo...
Ecco ti vedo, ti immagino,
nella mia mente sei ben formata,
di tutto punto agghindata,
pronta per uscire a far serata;
oppure aspetti che rientri
fino a tardi alzata, ti ritrovo
sul divano appisolata,
al cuscino abbracciata...
Quando arrivi a un certo punto
della tua vita, e nel vedere
la tua immagine riflessa provi disappunto,
non ti rimane che immaginare
come saresti sempre voluto essere
e diventarlo, non ti resta che
reinventarti, riscriverti, riprogrammarti,
trasformarti in qualcun altro...
Quello che mi stai offrendo
è un amore virtuale,
astratto, aleatorio, irreale;
la lontananza mi sta uccidendo.
In questo momento,
più d'ogni altra cosa,
ho bisogno di te
in carne e ossa;
la distanza mi affossa...
Perdonami se puoi,
non era ancora il tempo per noi,
non ero in me stesso,
ero fuori, disconnesso
dalla realtà, dalla linearità
del tempo, non avevo volontà,
ero perso, nei recessi,
nei meandri della mia mente...
In un altra vita, in un altro mondo, in un altra dimensione:
mi sarei laureato con centodieci e lode
avrei saltato tutte le code
non avrei incontrato nessun ostacolo
avrei evitato ogni pericolo
avrei smesso di rimandare...
Per la natura mi aggiro, guardingo,
invisibile come un fantasma,
guardando e non toccando,
evitando ogni rumore superfluo,
solo pensando e ascoltando
l'estasiante concerto brulicante...
Soffia il vento,
tintinna la pioggia:
il temporale.