
Città criminale
Questa città è diventata distopica,
questa città è diventata diabolica.
Da tranquilla, rasente il palloso,
si e trasformata in un posto losco,
in un posto paurosamente pericoloso.
La sera diventa una landa deserta...
Questa città è diventata distopica,
questa città è diventata diabolica.
Da tranquilla, rasente il palloso,
si e trasformata in un posto losco,
in un posto paurosamente pericoloso.
La sera diventa una landa deserta...
Sti cazzo di marciapiedi
sono lisci come lastre di vetro.
Ogni volta che piove,
rischi di finire in un feretro,
rischi di fare un volo epico.
Rischi di finire a quattro di spade,
rischi di romperti l'osso del collo.
Almeno mettetecelo un cartello...
È piena estate,
un afoso giorno.
Stai uscendo dal lavoro,
sei stanco morto
come al solito.
Sei appiedato
e ti è pure capitato
di dover stare in piedi
in equilibrio precario
sul bus di ritorno.
Ma quello che è peggio
è che devi stare pigiato
come una sardina nella rete,
in mezzo a un fottio di gente...
Questa città è spenta.
È moribonda, è tremenda,
è tremebonda, è indecente.
È spoglia, è deprimente.
È decadente, è evanescente.
Si indebolisce continuamente.
Si affievolisce, sparendo,
sempre più velocemente...
Auto inquinante,
tanfo asfissiante,
clacson assordante,
traffico delirante,
vita stressante.
Lo scooter zigzagante,
ti sorpassa a destra,
portandosi dietro lo specchietto.
Il pedone che attraversa in diagonale,
pur non essendo un alfiere,
è il primo a finire in ospedale...
A forza di vivere in città, sono diventato
insofferente, in generale, alla gente,
ma, particolarmente, a quella deficiente
che ti sveglia urlando nel cuore della notte,
sarebbe da uscire e fracassarli di botte...
Vagando per le arterie pulsanti, inali le esalazioni fetenti, avverti
le raffiche assordanti; senti il peso dell'inciviltà opprimente,
del grigiume dilagante, nelle menti asservite dei benpensanti...